IL RITO ABBREVIATO

02.06.2020

Cosa è il rito abbreviato, a cosa serve, chi può chiederlo e quali sono i pro ed i contro della scelta di questo tipo di giudizio? In questo articolo e nel video che ti mostro, comprenderai le risposte a queste domande.

Se hai bisogno di più informazioni o necessiti della consulenza di un avvocato penalista, non esitare a contattarmi.

SOMMARIO
  • Cosa è il rito abbreviato?

  • Giudizio abbreviato: un rito premiale.

  • Rito abbreviato: conviene?

  • Perché scegliere il rito abbreviato?

  • Quando non è possibile chiedere il rito abbreviato?

  • Conclusioni.

Cosa è il rito abbreviato?

Quando l'imputato sceglie di farsi giudicare con il giudizio abbreviato, chiede al giudice di prendere la sua decisione (tra l'assoluzione e la colpevolezza) allo stato degli atti.

Cioè, in altre parole, l'imputato dirà al Giudice di non volere celebrare il processo nella maniera classica (ascoltando i testimoni in aula per esempio): permetterà, dunque, al Giudice di decidere sulla sua assoluzione o sulla sua colpevolezza sulla base degli atti contenuti nel fascicolo del pubblico ministero.

Giudizio abbreviato: un rito premiale.

Il concetto di premialità attiene ai vantaggi che l'imputato gode per la scelta di questo particolare rito speciale.

Ed infatti, proprio perché l'imputato permette allo stato di risparmiare la fase processuale del dibattimento (la fase cioè in cui vengono ascoltati i testimoni in aula, con le domande del pubblico ministero, degli avvocati e del giudice), la legge premia l'imputato che opta per questa scelta con uno sconto di un terzo sulla pena complessiva.

Questo significa che, ad esempio, se per il reato che hai commesso meriteresti la pena di 3 anni, il giudice dovrà eliminare un anno da quella pena e irrogarti solo la pena di due anni di reclusione: e in questo caso, se ci sono i presupposti, potresti addirittura beneficiare della sospensione condizionale della pena.

Rito abbreviato: conviene?

A questo punto della disamina, tu mi potresti dire: "se scelgo il giudizio abbreviato avrò uno sconto di pena di un terzo ed onestamente mi conviene".

Certo, se l'analisi viene fatta esclusivamente sulla base di questo parametro, è evidente che il rito abbreviato possa avere un certo appeal per l'imputato.

Devo però dire che ci sono dei processi in cui la scelta deve essere ben ponderata.

E questo perché

  • 1) con il rito abbreviato non ci sarà la possibilità di interrogare i testimoni dell'accusa, che magari potrebbero cadere o scivolare durante la loro deposizione, contraddicendosi e quindi creando una grande confusione per il giudice che deve giudicarti;

  • 2) perché non avrai la possibilità di introdurre i tuoi testimoni che magari potrebbero sconfessare la versione resa dai testimoni dell'accusa, ponendo così le basi per una assoluzione.


Perché scegliere il rito abbreviato?

Ed allora, considerate le limitazioni che abbiamo appena menzionato, occorre capire quando per te sia davvero utile scegliere il giudizio abbreviato e quindi farti giudicare allo stato degli atti.

Il rito abbreviato per esempio potrebbe essere la scelta migliore quando sarebbe assolutamente inutile o addirittura pericoloso e controproducente procedere ad esaminare la persona offesa dal reato, cioè la persona che ti ha denunciato. Questo perché, magari, la persona offesa potrebbe addirittura aggiungere ulteriori circostanze rispetto a quanto non abbia fatto durante la fase delle indagini. E la tua posizione, in questo caso, potrebbe quindi addirittura aggravarsi.

Quindi, il rito abbreviato è utile quando non si hanno ulteriori elementi idonei a contrastare la prospettiva accusatoria portata avanti dal Pubblico Ministero e quindi quando si ha la possibilità o di ottenere l'assoluzione già solo con gli atti del fascicolo della Procura o per lo meno, nella peggiore delle ipotesi, di beneficiare dello sconto di pena di un terzo.

Quando non è possibile chiedere il rito abbreviato?

Prima della riforma dello scorso aprile 2019, il rito abbreviato non aveva alcuna limitazione e poteva essere richiesto per qualunque reato.

Oggi, invece, sono previste delle limitazioni. E, nello specifico, non ammesso il giudizio abbreviato per delitti per i quali la legge prevede la pena dell'ergastolo. Per esempio, dunque, non si potrà chiedere il rito abbreviato per i delitti di devastazione, saccheggio e strage, strage, omicidio aggravato e per le ipotesi aggravate di sequestro di persona

Conclusioni.

Con questo articolo (e con il video che ti ho proposto) hai compreso cosa è il rito abbreviato, quando conviene chiederlo e quando invece è preferibile optare per il giudizio ordinario.

Se hai ancora dubbi, puoi rappresentarmelo contattandomi cliccando qui, o compilando il modulo di contatto che ti lascio alla fine dell'articolo.


NOTE:

Art. 438 C.p.p. - Presupposti del giudizio abbreviato

1. L'imputato può chiedere che il processo sia definito all'udienza preliminare allo stato degli atti, salve le disposizioni di cui al comma 5 del presente articolo e all'articolo 441, comma 5.1-bis. Non è ammesso il giudizio abbreviato per i delitti puniti con la pena dell'ergastolo.

2. La richiesta può essere proposta, oralmente o per iscritto, fino a che non siano formulate le conclusioni a norma degli articoli 421 e 422.3. La volontà dell'imputato è espressa personalmente o per mezzo di procuratore speciale e la sottoscrizione è autenticata nelle forme previste dall'articolo 583, comma 3.

4. Sulla richiesta il giudice provvede con ordinanza con la quale dispone il giudizio abbreviato. Quando l'imputato chiede il giudizio abbreviato immediatamente dopo il deposito dei risultati delle indagini difensive, il giudice provvede solo dopo che sia decorso il termine non superiore a sessanta giorni, eventualmente richiesto dal pubblico ministero, per lo svolgimento di indagini suppletive limitatamente ai temi introdotti dalla difesa. In tal caso, l'imputato ha facoltà di revocare la richiesta.

5. L'imputato, ferma restando la utilizzabilità ai fini della prova degli atti indicati nell'articolo 442, comma 1-bis, può subordinare la richiesta ad una integrazione probatoria necessaria ai fini della decisione. Il giudice dispone il giudizio abbreviato se l'integrazione probatoria richiesta risulta necessaria ai fini della decisione e compatibile con le finalità di economia processuale proprie del procedimento, tenuto conto degli atti già acquisiti ed utilizzabili. In tal caso il pubblico ministero può chiedere l'ammissione di prova contraria. Resta salva l'applicabilità dell'articolo 423.

5-bis. Con la richiesta presentata ai sensi del comma 5 può essere proposta, subordinatamente al suo rigetto, la richiesta di cui al comma 1, oppure quella di applicazione della pena ai sensi dell'articolo 444 c.p.p..

6. In caso di dichiarazione di inammissibilità o di rigetto, ai sensi, rispettivamente, dei commi 1-bis e 5, la richiesta può essere riproposta fino al termine previsto dal comma 2.

6-bis. La richiesta di giudizio abbreviato proposta nell'udienza preliminare determina la sanatoria delle nullità, sempre che non siano assolute, e la non rilevabilità delle inutilizzabilità, salve quelle derivanti dalla violazione di un divieto probatorio. Essa preclude altresì ogni questione sulla competenza per territorio del giudice.

6-ter. Qualora la richiesta di giudizio abbreviato proposta nell'udienza preliminare sia stata dichiarata inammissibile ai sensi del comma 1-bis, il giudice, se all'esito del dibattimento ritiene che per il fatto accertato sia ammissibile il giudizio abbreviato, applica la riduzione della pena ai sensi dell'articolo 442, comma 2.


Hai un problema di natura penale ed hai bisogno di aiuto? Compila il modulo: ti risponderò entro 24 ore.